Questo resort toscano fa innamorare tutti (fonte ig @villapetriolo, www.bronzidiriace.it)
Immagina di svegliarti tra le colline dolci della Toscana, circondato da vigneti, ulivi e profumi di erbe selvatiche.
Nessun rumore, solo il canto degli uccelli e il fruscio del vento tra gli alberi. Questo non è un sogno bucolico, ma la realtà quotidiana di Villa Petriolo, un resort che ha trasformato l’idea di ospitalità in un progetto etico, sostenibile e profondamente radicato nel territorio.
Villa Petriolo ha una lunga storia alle spalle. Antica residenza rinascimentale tra Firenze e Pisa, è stata riportata in vita nel 2016 grazie alla visione di Daniele Nannetti e della famiglia Cuadra. Ma non è un semplice restauro di lusso: è un progetto che unisce comfort e innovazione, agricoltura e design, natura e tecnologia.
Qui ogni scelta è pensata per lasciare un’impronta positiva, non solo sull’ambiente, ma anche sulle persone. Ed è proprio questo equilibrio tra passato e futuro a rendere il luogo unico.
Quello che mangi a Villa Petriolo non arriva da lontano. Grani antichi, ortaggi, miele, olio, vino, carni pregiate: tutto viene coltivato, allevato e trasformato all’interno della tenuta. Gli animali – dalla cinta senese alle anatre, fino alle pecore – sono allevati nel rispetto del loro benessere. E ciò che non si può produrre in loco viene acquistato da piccoli artigiani della zona, selezionati con attenzione.
Una scelta etica, ma anche di gusto: perché il sapore autentico nasce da un’agricoltura che rispetta la terra.
Villa Petriolo è un esempio concreto di economia circolare. L’acqua delle docce viene depurata e riutilizzata per irrigare i campi. I pannelli solari e le pompe di calore coprono una parte crescente del fabbisogno energetico. Gli scarti organici diventano compost o alimentazione per gli animali.
Nulla si perde. Tutto si trasforma. E l’esperienza dell’ospite non ne risente: anzi, ne guadagna in autenticità.
Mangiare qui non è solo nutrirsi, ma vivere un’esperienza.
Il ristorante PS, premiato con la Stella Verde Michelin, propone una cucina creativa e sorprendente, guidata dallo chef Stefano Pinciaroli. Per chi ama i sapori più tradizionali, c’è l’Osteria di Golpaja, dove ogni piatto racconta una storia contadina. E per momenti più informali, il bistrot della SPA è perfetto per una pausa leggera ma gustosa.
Tutto è fatto in casa, con ingredienti locali e stagionali. E ogni piatto è un invito a rallentare, assaporare, ringraziare.
Villa Petriolo non è solo un resort, ma un punto di incontro per chi condivide gli stessi valori. Nel luglio 2025 ha ospitato il primo raduno degli Artigiani Coraggiosi: agricoltori, allevatori, panificatori, produttori che credono nella qualità, nel rispetto della natura e nel lavoro fatto con le mani e con il cuore.
Un network che cresce, un laboratorio di idee, un movimento che mette al centro l’etica e la bellezza delle cose fatte bene.
La SPA Mater è molto più di un centro benessere: è un viaggio interiore. Trattamenti con erbe raccolte nella tenuta, percorsi multisensoriali, musicoterapia, cosmetici naturali ispirati agli alberi toscani.
Qui la parola d’ordine è riequilibrio: tra corpo e mente, tra uomo e natura.
Non serve fuggire lontano per ritrovare se stessi. A volte basta fermarsi, ascoltare, respirare.
Villa Petriolo è stata la prima struttura agrituristica italiana a ottenere la certificazione ISO 21401 per il turismo sostenibile. A questa si sono aggiunte anche quelle per l’impronta idrica e quella di carbonio. Premi, riconoscimenti, alberi piantati, biodiversità protetta: ogni dettaglio parla di coerenza e impegno.
Ma soprattutto, parla di un sogno diventato realtà: dimostrare che il lusso può – e deve – essere sostenibile.
Villa Petriolo è molto più di un luogo in cui soggiornare. È un’idea. È un modo diverso di vivere la terra, il tempo, il viaggio. È la dimostrazione che si può offrire ospitalità di altissimo livello senza compromettere l’ambiente, anzi, contribuendo a rigenerarlo.
Se cerchi un’esperienza che unisca bellezza, autenticità e senso, questo è il posto giusto.