
Come cambia il Bonus Nuovi Nati - (bronziriace.it)
Il governo Meloni ha introdotto un’importante novità per le famiglie con un neonato. Cosa sapere sul Bonus nuovi nati
Le statistiche mostrano che la misura ha già avuto un ampio impatto. Dal suo lancio, avvenuto ad aprile, oltre 100.000 famiglie hanno presentato domanda per ricevere il bonus. Questo numero indica chiaramente quanto la misura sia stata apprezzata dalle famiglie italiane, alle prese con le difficoltà quotidiane legate alla cura di un neonato o di un bambino piccolo.
L’INPS, con questo intervento, ha cercato di venire incontro alle necessità immediate di quelle famiglie che potrebbero trovarsi in difficoltà economiche in seguito all’arrivo di un figlio, soprattutto se si considera l’alto costo della vita e le spese quotidiane che gravano sui bilanci familiari.
Bonus Nuovi Nati: le novità
Il termine per richiedere il bonus “Nuovi Nati” è stato esteso da 60 a 120 giorni dalla nascita del bambino. Questo cambiamento è stato ufficializzato dall’INPS con una circolare che ha modificato le tempistiche precedentemente stabilite. La nuova scadenza offre ai genitori un periodo molto più ampio per presentare la domanda, passando da circa due mesi a quattro mesi per l’invio della richiesta.

Il bonus, del valore di 1.000 euro, è pensato per supportare economicamente le famiglie con un ISEE inferiore a 40.000 euro che accolgono un nuovo membro nella famiglia, sia attraverso la nascita che l’adozione o l’affidamento di un bambino. Il beneficio è stato ideato dal governo per incentivare la natalità e aiutare le famiglie ad affrontare le spese che inevitabilmente derivano dall’arrivo di un neonato, periodo durante il quale spesso si registrano nuovi e rilevanti impegni economici.
Fino a oggi, il termine per fare domanda per il bonus era fissato a 60 giorni dalla nascita del bambino. Questa finestra temporale, sebbene fosse sufficientemente breve da evitare un afflusso eccessivo di richieste, si è rivelata spesso troppo ristretta, causando disguidi o dimenticanze da parte di molte famiglie. L’estensione del termine a 120 giorni, quindi, offre una boccata d’aria, dando ai genitori e ai tutori il tempo necessario per gestire i molteplici impegni che derivano dall’arrivo di un bambino.
Una delle novità più importanti annunciate dall’INPS riguarda la possibilità di fare domanda anche in ritardo. Le famiglie che non sono riuscite a richiedere il bonus entro i termini previsti per il 2025, infatti, potranno comunque farlo grazie a una “sanatoria”. In particolare, le famiglie che hanno avuto un bambino o adottato un minore quest’anno (nel 2024), ma che non hanno rispettato la scadenza, avranno tempo fino al 22 settembre 2025 per fare domanda e ricevere il bonus, anche se la scadenza originaria è già passata. Questo provvedimento mira a garantire che nessuno venga penalizzato per una dimenticanza o difficoltà nella presentazione della domanda.
L’importo di 1.000 euro sarà corrisposto una tantum alle famiglie che soddisfano i requisiti stabiliti dall’INPS. Il bonus è accessibile a chiunque abbia avuto un figlio, ma anche a coloro che hanno adottato o preso in affidamento un minore. Una volta ricevuta la richiesta, l’INPS provvederà a verificare i dati dichiarati e a erogare il bonus nei tempi previsti.