
Mese di sollievo, come richiederlo (www.bronziriace.it)
Legge 104, come si richiede il cosiddetto ‘mese di sollievo’? Ti spettano 30 giorni liberi, scopriamo come funziona.
Partiamo con dire che il mese di sollievo, anche noto come ricovero di sollievo, non è altro che un periodo di tempo solitamente breve in cui qualcuno di non autosufficiente e con disabilità grave viene assistito in una struttura specializzata. Si tratta quindi di un servizio pensato per offrire assistenza temporanea a chi gode del supporto della legge 104.
Ma anche alle persone affette da patologie croniche, in modo tale da alleggerire la responsabilità delle famiglie. Solitamente non durano più di trenta giorni, e questi soggiorni vengono effettuati in strutture specializzate come RSA o case di riposo.
Luoghi in cui le persone ricevono non solo assistenza medica, ma anche infermieristica, farmaceutica e socio-sanitaria. Nelle prossime righe, cercheremo di capire chi può richiederlo e come fare domanda, vista l’importanza di un sostegno del genere.
Legge 104, come richiederla e a chi spetta
Il mese di sollievo riguarda anziani non autosufficienti, che necessitanto di supporto sanitario per un periodo limitato, persone con disabilità grave e che hanno bisogno di assistenza costante, pazienti dimessi dall’ospedale, bisognosi di riabilitazione o convalescenza in assenza di supporto familiare adeguato.

Per attivare il periodo di sollievo, ci si può affidare a strutture pubbliche e private; nel primo caso, la richiesta va presentata tramite il medico di base o gli assistenti sociali del comune di residenza, è inoltre necessaria una valutazione sanitaria e sociale che certifichi l’esigenza del ricovero, mentre la procedura deve coinvolgere le ASL e i servizi sociali territoriali, che si occupano della presa in carico e dell’eventuale assegnazione del posto in struttura. Per quanto riguarda la struttura privata, si può richiedere direttamente alla struttura scelta. In ogni caso, rimane necessaria la presentazione della documentazione sanitaria che certifica lo stato di salute e la necessità del ricovero per il o la paziente. Per accedere al servizio, occorre un certificato del medico curante o valutazione dell’ASL e documentazione sanitaria aggiornata della persona da assistere.
Come abbiamo scritto in precedenza, il soggiorno solitamente ha una durata massima di 30 giorni all’anno. La persona non autosufficiente può giungere in RSA e casa di riposo, dove gli viene garantita assistenza 24 ore su 24 per anziani e disabili in regime residenziale. A disposizione anche i centri diurni, che offrono supporto giornaliero e sono comunque molto utili. Per quanto riguarda la presentazione della domanda, bisogna essere in possesso dell’ISEE sociosanitario o ISEE minorenni, ottenuto in seguito alla presentazione della DSU. Ma anche del certificato d’invalidità civile pari almeno al 67% (o riconoscimento di disabilità grave).