
Pellegrini escluso dal ritiro: incertezza sul futuro e stop ai negoziati per il rinnovo
La situazione di Lorenzo Pellegrini alla AS Roma si fa sempre più complessa e delicata. Mentre la squadra giallorossa si trova in Inghilterra per il ritiro estivo, il capitano romanista resta a Roma ad allenarsi da solo, lontano dal gruppo guidato da Gian Piero Gasperini. La sua assenza si protrae da maggio, a causa di un grave infortunio, e il suo futuro sul campo e in società appare incerto, con il contratto in scadenza nel 2026 e nessun segnale di rinnovo.
Pellegrini escluso dal ritiro: lo stop alla preparazione estiva
Negli ultimi giorni il tecnico Gasperini ha diramato la lista dei convocati per la trasferta a Lens e per il ritiro di preparazione in Inghilterra: tutti i giallorossi sono stati chiamati, tranne Lorenzo Pellegrini. L’ex centrocampista non partirà con il resto della squadra e continuerà a lavorare a parte nella Capitale. A differenza di Paulo Dybala, che pure non giocherà la partita contro il Lens ma si unirà al gruppo a Burton un giorno dopo, Pellegrini salterà l’intero ritiro estivo.
Il motivo principale è il recupero dall’intervento chirurgico al tendine del retto femorale, subito in Finlandia dopo la lesione evidenziata dagli esami diagnostici a maggio. L’infortunio muscolo-tendineo ha interrotto prematuramente la sua stagione e ha costretto il centrocampista a una lunga riabilitazione, con il ritorno in gruppo previsto non prima di 20 giorni e la possibilità di rivederlo in campo solo dopo la sosta di settembre.
A complicare ulteriormente la situazione, Pellegrini era stato assente anche il primo giorno di raduno per un’operazione di rinoplastica, intervento non programmato con tempistiche criticate da più parti ma dettato da esigenze mediche.
Le parole di Gasperini durante la presentazione ufficiale della stagione sono state piuttosto severe: «Pellegrini è un giocatore infortunato. Tutti vogliono vedere il giocatore che entra in campo, tira e segna, ma oggi conta la mentalità di squadra, l’impegno in attacco e in difesa. È un discorso che vale per tutti». Il tecnico ha poi sottolineato la necessità di avere giocatori più rapidi e dinamici nel centrocampo, come il nuovo acquisto Lookman, alludendo implicitamente alle difficoltà dell’attuale capitano.
Il nodo infortunio e la difficile rincorsa al campo
L’8 maggio, durante un allenamento a Trigoria, Pellegrini ha avvertito un forte dolore alla coscia destra. Gli esami strumentali hanno confermato una lesione importante al tendine del retto femorale, un infortunio che ha imposto di chiudere anzitempo la stagione per permettere una corretta guarigione. L’intervento chirurgico effettuato in Finlandia è stato decisivo, ma il percorso di recupero sarà lungo e faticoso.
Il centrocampista romano dovrà quindi affrontare una sfida sportiva e mentale, considerando che i suoi compagni di squadra stanno già ritrovando forma e condizione. Nel frattempo a vestire la fascia da capitano in sua assenza è stato Stephan El Shaarawy, che si gode il ruolo e, soprattutto, il sorriso che a Pellegrini sembra mancare da tempo. Come ricordato da Claudio Ranieri lo scorso anno, il capitano giallorosso sta attraversando un momento in cui fatica a ritrovare la serenità e la brillantezza che lo avevano contraddistinto.
Contratto in scadenza e futuro incerto
Se l’infortunio rappresenta un ostacolo fisico, il futuro contrattuale di Pellegrini è un enigma altrettanto complesso. Il suo accordo con la Roma scadrà nel giugno 2026 e, ad oggi, non ci sono segnali di un possibile rinnovo da parte della società. La proprietà sembra orientata a non prolungare un contratto oneroso (circa 6,5 milioni di euro annui, bonus inclusi), soprattutto alla luce di una stagione passata contrassegnata da prestazioni altalenanti, con soli 2 gol in 25 partite e numerosi passaggi a vuoto.
La situazione impone una scelta chiara: o Pellegrini lascia la Roma durante le finestre di mercato estive oppure rischia di svincolarsi a parametro zero tra un anno. Diverse squadre si erano interessate a lui a gennaio, tra cui Napoli e Fiorentina, ma le trattative non si sono concretizzate. Anche un possibile scambio con McKennie alla Juventus non è andato in porto, con i bianconeri disposti ad accettare solo uno scambio con Cristante.
In parallelo, il tecnico Gasperini cerca un profilo più rapido e offensivo a centrocampo, e negli ultimi giorni sono emersi i nomi di giovani talenti come Nene Dorgeles, Echeverri ed Enciso. In questo contesto, la permanenza del capitano appare sempre più difficile, con poche opzioni gradite, tra cui un trasferimento in Arabia Saudita, che però non sarebbe la prima scelta del giocatore.
Il cammino di Pellegrini è quindi pieno di incognite: dovrà convincere con le prestazioni sul campo, ma la mancanza di preparazione e la necessità di ritagliarsi un ruolo definito nello scacchiere di Gasperini rappresentano ostacoli rilevanti.